Settembre 2025 – Indagine meteorologica, produttiva ed economica
Andamento meteorologico:
Il mese di settembre 2025, è stato moderatamente caldo con temperature medie di poco superiori alla norma del periodo ma con differenze tra le aree geografiche. Il centro-sud Italia, comprendendo le isole maggiori, ha fornito di gran lunga il maggiore contributo alla determinazione delle anomalie positive su base nazionale, mentre sulle regioni settentrionali sono stati evidenziati scarti dalla norma assai più contenuti.
In merito alle precipitazioni, esse sono risultate relativamente scarse riportando in alcune aree della Penisola condizioni di moderata siccità determinate dal connubio bassa piovosità e alte temperature all’origine di elevati valori di evapotraspirazione media giornaliera e con bilancio idro-climatico complessivamente negativo.
Andamento produttivo:
Nel mese di settembre la stagione produttiva si avvia alla conclusione con gli ultimi raccolti autunnali. In Calabria, l’annata si è chiusa con la raccolta dell’eucalipto autunnale, che ha fatto registrare una resa media di circa 5 kg per alveare. La scarsità di piogge nelle zone costiere ioniche e le temperature elevate hanno probabilmente contribuito alla riduzione della secrezione nettarifera e, di conseguenza, alla minore produzione.
Nel resto della penisola, le fioriture tardo estive e autunnali (edera, inula, zucchino selvatico e altre erbacee) sono state particolarmente generose, favorendo in diversi areali importazioni di nettare abbondanti, talvolta eccezionali.
Le condizioni climatiche miti e l’assenza di perturbazioni significative hanno favorito l’attività bottinatrice e lo sviluppo delle colonie, che si presentano ora con nidi ben popolati e scorte abbondanti.
Resta tuttavia elevata l’attenzione per i livelli di varroa, risultati superiori alla media in molti areali durante i mesi estivi. Numerosi apicoltori hanno segnalato spopolamenti significativi nelle fasi di trattamento post-ingabbio, a conferma della necessità di un monitoraggio costante dei livelli di infestazione e di interventi tempestivi.
Andamento di mercato:
Il mercato del miele all’ingrosso si presenta molto frammentato, con prezzi variabili in base alla dimensione e alla qualità delle partite, nonché alla tipologia di acquirente.
In generale, i confezionatori stanno acquistando con prudenza, a prezzi che, sulla base delle informazioni finora raccolte, risultano in linea o leggermente inferiori rispetto ai valori medi dello scorso anno, complice la migliore produzione registrata questa stagione.
Il miele di acacia continua a essere molto richiesto, e il suo prezzo d’acquisto è influenzato dall’aumento del prezzo del miele di acacia estero, fortemente cresciuto a causa della pessima stagione registrata nei Paesi dell’Europa dell’Est, area di approvvigionamento fondamentale per i confezionatori italiani, dato che la produzione nazionale non è sufficiente a soddisfare la domanda. Di recente, i confezionatori aderenti a Unione Italiana Food hanno segnalato il rischio di un esaurimento delle scorte e la possibile mancanza del prodotto sugli scaffali della grande distribuzione.
Vivaci gli scambi tra apicoltori che acquistano miele per integrare la propria produzione aziendale per far fronte alle esigenze di vendita diretta.
Ricordiamo che da Settembre 2023 tutte le rilevazioni mensili sono pubblicate sul nuovo Centro di Riferimento Tecnico MieleInforma: iscriviti per consultare le rilevazioni mensili ed i Report annuali, commenta con gli altri utenti o chiedi approfondimenti

