Concluse le manifestazioni apistiche 2025: Tre Gocce d’Oro ai mieli d’eccellenza e un confronto serrato su produzione e mercato
Dal palco di Castel San Pietro Terme il richiamo a proseguire le politiche di sostegno: l’apicoltura come presidio fondamentale di biodiversità e tutela dell’ambiente
Si sono concluse a Castel San Pietro Terme le manifestazioni apistiche 2025, un appuntamento che ha visto da un lato la celebrazione dei migliori mieli italiani con l’assegnazione delle Tre Gocce d’Oro, e dall’altro un confronto approfondito sulle prospettive del settore. Un’occasione che ha riunito apicoltori, associazioni, ricerca e istituzioni, con la partecipazione di Giancarlo Naldi e Gianfranco Termini, direttore e presidente dell’Osservatorio, di Simona Pappalardo, responsabile del monitoraggio dell’Osservatorio.
Interventi anche da parte dei produttori, in particolare di UNAAPI e CONAPI
Ricca la partecipazione e il contributo della ricerca con gli interventi di Meri Raggi, Università di Bologna, del CREA PB e del CREA AA che oltre ad intervenire al convegno hanno svolto in autonomia un importante focus group sull’applicazione degli strumenti della PAC, dell’ISMEA con la partecipazione della Dr.ssa Paola Parmigiani.
L’Osservatorio Nazionale Miele ha illustrato i primi dati stagionali, frutto di un monitoraggio capillare che coinvolge centinaia di aziende apistiche e dispositivi di rilevazione distribuiti in tutta Italia. «Se dovessimo sintetizzare con una sola parola questa stagione apistica – ha commentato Giancarlo Naldi – la parola sarebbe senz’altro variabilità. I livelli produttivi sono stati molto diversi non solo tra Nord e Sud, ma anche a distanze ridotte per lo stesso tipo di miele. Si è registrata una ripresa complessiva significativa, anche se alcuni mieli come gli agrumi o l’eucalipto, restano in sofferenza».
Se sul piano produttivo si può parlare di un’annata complessivamente positiva, la vera incognita resta quella economica. I prezzi del miele sono ancora fermi rispetto al 2024, i consumi interni continuano a essere stagnanti e la concorrenza estera preoccupante. «La sfida non è soltanto produrre – ha dichiarato ancora Naldi – ma riuscire a collocare il miele sul mercato in modo sostenibile. Per questo diventa urgente accelerare le azioni di sostegno, valorizzare i mieli italiani con strumenti come il marchio SQN – Miele Alta Qualità e dare forza a campagne di comunicazione che aiutino a distinguere e riconoscere la qualità nazionale».
Le criticità maggiori riguardano consumi interni fermi, prezzi di importazione inferiori ai costi italiani di produzione e l’aumento delle importazioni a dazio zero dall’Ucraina, che in alcuni casi arrivano a meno di due euro al chilo, con il rischio di prodotti non conformi.
A portare la voce delle istituzioni regionali è stato l’assessore all’Agricoltura dell’Emilia-Romagna Alessio Mammi, che ha ricordato come «l’apicoltura rappresenti per la nostra Regione un valore fondamentale, sia in termini di biodiversità ed equilibrio ambientale, sia come comparto agricolo vitale, con oltre 6.000 operatori in Emilia-Romagna. Per questo continueremo a sostenere la filiera, garantendo stabilità agli apicoltori, innovazione nei processi produttivi e un’elevata qualità del miele. In questo contesto, l’Osservatorio Nazionale del Miele svolge un ruolo strategico: raccoglie dati, monitora criticità e promuove conoscenza e consapevolezza. Grazie a questo lavoro possiamo costruire politiche sempre più efficaci a sostegno del settore».
Il Ministero dell’Agricoltura, sovranità alimentare e delle foreste era presente con una qualificata delegazione cappeggiata dalla Dr.ssa Marina Fiori che è intervenuta in modo impegnativo sia al convegno che alla premiazione delle Gocce d’Oro.
Il Dr Felice Assenza, Capo Dipartimento dell’Ispettorato per la qualità e la repressione delle frodi ha svolto il suo intervento da remoto.
Il Dr. Raffaele Denami, è intervenuto nella doppia veste di membro del Comitato Ministeriale d’indirizzo e monitoraggio e di responsabile apicoltura della Regione Calabria.
Presenti alla premiazione anche il Presidente di ISMEA Livio Proietti e il Sindaco di Tornareccio Nicola Iannone.
È intervenuto anche l’Onorevole Luigi D’Eramo, Sottosegretario del MASAF con delega all’apicoltura. «La filiera apistica è stata in questi ultimi anni al centro di iniziative del Masaf che ne hanno valorizzato la strategicità. Abbiamo lavorato perché fosse garantita la massima trasparenza in etichetta e per dare un sostegno concreto agli apicoltori italiani – ha ricordato il sottosegretario Masaf Luigi D’Eramo nel suo intervento -. Il disciplinare del Sistema di Qualità Nazionale per i mieli è giunto alla stesura conclusiva e rappresenterà un importante valore aggiunto che ha visto il coinvolgimento attivo del settore». L’immagine emersa è quella di un comparto che, pur tra difficoltà produttive ed economiche, continua a garantire un contributo insostituibile alla biodiversità e all’equilibrio dell’ecosistema.
Un settore che va accompagnato con politiche stabili e mirate, capaci di valorizzare il miele italiano e sostenere il lavoro degli apicoltori.
Castel San Pietro Terme, 23 settembre 2025
A breve online tutte le foto degli eventi ed i video dei seminari dalle manifestazioni apistiche 2025!