Andamento della contaminazione da fitofarmaci nel territorio di Pistoia – anni 2018-2019 (pubblicato a giugno 2020)
Dopo aver letto il rapporto sull’ ”Andamento della contaminazione da fitofarmaci nel territorio di Pistoia – anni 2018-2019”, ci si rende immediatamente conto di quanto siamo tutti collegati da una fitta rete di rapporti e di come facciamo parte dello stesso sistema. Si parte dalla salute dell’ape, un piccolo insetto, per arrivare alla nostra salute, passando per i campi coltivati, il cibo e l’acqua che regolarmente assumiamo.
In questo documento vengono riportati i risultati delle analisi dei residui di fitofarmaci rilevati da ARPAT nelle acque superficiali (laghi, torrenti e fiumi), nelle acque sotterranee e in quelle destinate alla potabilizzazione del territorio di Pistoia, a vocazione vivaistica.
Questi monitoraggi vengono regolarmente effettuati da quando è stata emanata la direttiva 2000/60/CE ed il successivo D. Lgs. 152 del 2006, in cui è stata predisposta una profonda revisione della politica di tutela e risanamento delle risorse idriche a livello comunitario. Questa Direttiva ha introdotto la tutela dei corpi idrici attraverso misure a scala di bacino ed il raggiungimento di obiettivi di qualità attraverso una gestione integrata sul territorio, prevedendo anche piani di gestione. L’obiettivo da perseguire è la dichiarazione del “BUONO” stato ecologico e chimico di tutte le acque dell’Unione Europea entro il 2015…ahimè, obiettivo che non è ancora stato raggiunto!
Nel territorio Pistoiese, le maggiori criticità si riscontrano nelle acque superficiali e viene sottolineato che per ottenere un vero miglioramento dello stato di qualità delle acque sono necessari interventi correttivi delle pratiche agricole. Per mia esperienza, questa considerazione può essere valida per tutto il territorio italiano, soprattutto per le zone di pianura e le regioni a vocazione agricola e zootecnica.
Nello specifico le frequenze percentuali di ritrovamento dei principi attivi della piana vivaistica pistoiese sono nettamente più alte rispetto al totale di tutte le altre stazioni di rilevamento e nel 2019 le frequenze sono state maggiori rispetto al 2018.
Il diserbante Glifosate e il suo metabolita AMPA sono presenti quasi nella totalità dei campioni analizzati, mentre la presenza di Oxadiazon e Pendimethalin tra gli erbicidi, Boscalid e Penconazolo tra i fungicidi e Imidacloprid tra gli insetticidi, indicando un uso ampiamente diffuso dei relativi prodotti in commercio.
È interessante notare che alcuni tra i principi attivi largamente impiegati sono “Sostanze candidate alla sostituzione” (Regolamento di Esecuzione UE 2015/408), inoltre diversi di questi principi attivi rientrano tra le sostanze che non hanno ancora un limite normativo, ma che appartengono all’elenco di controllo europeo sui contaminanti emergenti denominato “Watch List”.
Come sappiamo, a partire dal 2018, l’uso in pieno campo dei neonicotinoidi è stato vietato in tutta l’Unione Europea, sebbene quindi ci si aspettasse una riduzione nel rinvenimento di questa sostanza, la frequenza di riscontro è risultata invece in graduale aumento.
In conclusione, quindi occorrono misure per la mitigazione dei rischi associati alla deriva, al ruscellamento e alla lisciviazione dei prodotti fitosanitari, nonché alla loro limitazione/sostituzione/eliminazione ai fini della tutela dell’ambiente acquatico e non solo!
A questo scopo troverebbero applicazione le misure indicate nelle “Linee guida di indirizzo per la tutela dell’ambiente acquatico e dell’acqua potabile e per la riduzione dell’uso di prodotti fitosanitari e dei relativi rischi nei Siti Natura 2000 e nelle aree naturali protette” previste dal Piano d’Azione Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Nella stessa direzione vanno anche le misure dell’UE per la salvaguardia degli impollinatori, previste nella “Nuova strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030”, si spera quindi, per il nostro bene e per quello delle api, che nei prossimi monitoraggi si riescano ad evidenziare dei miglioramenti.
Elisa Monterastelli
Bibliografia citata
Andamento della contaminazione da fitofarmaci nel territorio di Pistoia – anni 2018-2019 – ARPAT 2020
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