Novembre 2025 – Indagine meteorologica, produttiva ed economica
Andamento meteorologico:
Il mese di novembre 2025 sotto il profilo termico si è dimostrato appena più freddo rispetto alla norma di periodo 1991-2020. Le temperature medie sono state leggermente inferiori alla norma climatologica di riferimento essenzialmente al centro-nord, mentre al Sud e sulle Isole Maggiori hanno prevalso lievi anomalie positive, in particolare sul Salento e sulla Calabria ionica.
In merito alle precipitazioni, esse sono risultate quasi in linea con la norma a livello nazionale, ma con apporti localmente consistenti tra Romagna, Marche e regioni meridionali insulari, mentre sulle regioni settentrionali a partire dall’Emilia verso Nord, sul medio versante tirrenico, sulla Sicilia ionica e sulla Sardegna orientale, esse sono state decisamente più scarse, tenendo comunque presente che, di norma, novembre è uno dei mesi più piovosi dell’anno su buona parte della Penisola.
Andamento produttivo:
Nel mese di novembre, si conferma quanto già evidenziato nella precedente rilevazione in merito alla produzione di miele di corbezzolo nelle aree vocate della Sardegna. In molti casi i flussi nettariferi si sono rivelati insufficienti a consentire raccolti apprezzabili. La produzione è risultata pertanto pressoché nulla, fatta eccezione per alcuni piccoli areali più fortunati, dove in singoli apiari è stato possibile ottenere rese limitate, dell’ordine di 3–5 kg per alveare.
Si registra qualche raccolto di corbezzolo anche in piccoli areali della Toscana dove la produzione di questo miele è estremamente rara.
Nel resto d’Italia la stagione produttiva può considerarsi conclusa.
Nel corso del mese di novembre gli apicoltori hanno approfittato del naturale blocco di covata, indotto dal progressivo abbassamento delle temperature e dalla riduzione del fotoperiodo, per avviare i trattamenti invernali finalizzati al controllo della varroa.
Andamento di mercato:
Il mercato del miele all’ingrosso si presenta molto frammentato, con prezzi variabili in base alla dimensione e alla qualità delle partite, nonché alla tipologia di acquirente.
In generale, i confezionatori stanno acquistando con prudenza, a prezzi che, secondo le informazioni finora raccolte sulle compravendite di miele in fusti da 300 kg, risultano in linea o leggermente inferiori ai valori medi dello scorso anno, complice la migliore produzione registrata questa stagione.
L’avvicinarsi delle festività natalizie e l’intensificarsi delle attività di vendita diretta stimolano, nel periodo pre-natalizio, gli scambi di miele sfuso in latte da 25 kg. Le transazioni riguardano prevalentemente lotti di dimensioni contenute, che generalmente non superano i 10–20 quintali, e interessano sia gli scambi tra apicoltori sia gli acquisti da parte di piccoli invasettatori e laboratori di pasticceria. Nel Sud e nelle Isole si registra infatti, in questa fase, un aumento delle richieste di piccole partite di miele da parte dell’industria dolciaria, destinate alla produzione di dolci natalizi.
Ricordiamo che da Settembre 2023 tutte le rilevazioni mensili sono pubblicate sul nuovo Centro di Riferimento Tecnico MieleInforma: iscriviti per consultare le rilevazioni mensili ed i Report annuali, commenta con gli altri utenti o chiedi approfondimenti

